Educare alla Pace: immagini, parole e testimonianze per capire il mondo

Il Progetto Educare alla Pace, promosso dai Dipartimenti di Lettere dell’Istituto, ha coinvolto gli studenti delle classi quarte e quinte in un percorso intenso e significativo, volto a promuovere consapevolezza, senso critico e responsabilità civile.

Due momenti fondamentali hanno scandito questa esperienza: la visita alla mostra sul conflitto israelo-palestinese e l’incontro con il giornalista Raffaele Oriani.

Venerdì 17 ottobre u.s., presso la Sala Lydia Gelmi Cattaneo di Presezzo, gli studenti hanno visitato la mostra dedicata al conflitto in Palestina, arricchita da fotografie e dalle illustrazioni dell’artista Marcella Brancaforte. Le sue opere, intense e poetiche, hanno accompagnato i visitatori in un viaggio visivo tra dolore, resistenza e speranza. Le immagini e i segni hanno parlato con forza, stimolando riflessioni profonde e offrendo uno sguardo umano e diretto su una realtà spesso semplificata dai media.

Sabato 18 ottobre, sempre presso la Sala Gelmi Cattaneo, gli studenti hanno partecipato a un incontro con la dottoressa Hadeel Hamzeh, palestinese di Nablus, nata e cresciuta in Giordania, attualmente iscritta alla facoltà di Studi Interculturali in lingue e letterature dell’Università di Bergamo, che ha ripercorso in un breve excursus storico le tappe del conflitto e con il giornalista Raffaele Oriani, autore del libro Hassan e il genocidio, un diario dell'assedio di Gaza, realizzato assieme al giornalista palestinese Alhassan Selmi e completato dai disegni di Marcella Brancaforte. Oriani ha condiviso il suo lavoro di reportage e il suo impegno nel raccontare le storie delle vittime dei conflitti, con particolare attenzione alla situazione in Medio Oriente.

Momento particolarmente toccante è stato il collegamento in diretta da Gaza proprio con il giornalista Alhassan Selmi, che ha portato una testimonianza viva e drammatica della realtà attuale, offrendo uno spunto di riflessione profonda sull’importanza dell’informazione libera e responsabile.

Educare alla Pace non è stato solo un progetto didattico, ma un’esperienza trasformativa. Ha permesso agli studenti di confrontarsi con temi complessi, di ascoltare voci autentiche e di sviluppare uno sguardo più consapevole sul mondo.

Un plauso va ai docenti che hanno ideato e preparato il percorso con cura e passione, stimolando gli studenti con domande, letture e attività che hanno reso ogni momento vivo e coinvolgente. Il loro impegno è stato fondamentale per trasformare un progetto in un’esperienza educativa profonda e duratura.

Un sentito ringraziamento anche alle associazioni del territorio che hanno reso possibile questa iniziativa, agli ospiti intervenuti e agli studenti, che con la loro partecipazione attenta e sensibile hanno dato senso e valore al percorso.